Prima commissione - Via libera alla variazione del bilancio regionale 2021-2023 e all’adozione della Nota di aggiornamento del DEFR 2022-2024

11 novembre 2021

(Arv) Venezia 11 nov. 2021  - Nel corso della seduta odierna, la Prima commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto presieduta da Luciano Sandonà (Zaia Presidente), Vicepresidente Vanessa Camani (Partito Democratico), alla quale hanno partecipato la Vicepresidente Elisa De Berti e l’Assessore Francesco Calzavara, ha approvato a maggioranza, senza voti contrari, il Progetto di legge n. 107, d’iniziativa dell’esecutivo, relativo alla “Variazione generale al bilancio di previsione 2021-2023 della Regione del Veneto”, già illustrato nelle precedenti sedute della Commissione e che ha acquisito il parere favorevole delle altre Commissioni consiliari permanenti. In sintesi, la proposta mira a riallocare risorse per 1,752 milioni di euro su interventi di manutenzione di beni funzionali alla gestione del Demanio idrico per 292mila euro, a interventi di prevenzione e soccorso per calamità naturali per 800mila euro, e 660mila euro per altre attività di tutela ambientale. Altri 100mila euro saranno destinati alle spese relative alla commissione di gara chiamata a valutare la sostenibilità economico finanziaria delle offerte relative al project financing per la costruzione e gestione della superstrada a pedaggio denominata “Via del Mare: collegamento A4 - Jesolo e litorali”; riallocati inoltre altri 11 milioni di euro: 2,082 milioni di euro per il buono scuola 2020/2021, 990mila euro per le borse di studio universitarie, 6,828 milioni di euro al finanziamento aggiuntivo per livelli di assistenza superiori ai Lea”. La cifra di 1 milione di euro è stata destinata agli interventi della Direzione ICT e Agenda digitale. Relatrice per l’Aula, la Consigliera Simona Bisaglia (Zaia Presidente), correlatrice la Vicepresidente Camani.

Approvata a maggioranza, inoltre, la Proposta di deliberazione amministrativa n. 31, di Adozione della Nota di aggiornamento al DEFR 2022-2024 che riassume, nella sostanza, anche il contenuto degli altri due provvedimenti all’ordine del giorno della seduta della Commissione, la Pda n. 16 di adozione del DEFR e n. 25 relativa alla Nota di aggiornamento del DEFR, già illustrati nel corso delle precedenti sedute della Prima e delle altre Commissioni permanenti del Consiglio che nelle scorse settimane si sono espresse nel proprio ambito di competenza. Relatore

“Il provvedimento approvato oggi in Commissione - ha dichiarato il Presidente Sandonà, relatore d’Aula del provvedimento, a margine della dei lavori - costituisce il documento fondamentale dove sono fissati gli obiettivi e le missioni della Regione del Veneto per il prossimo triennio, sotto ogni aspetto e competenza, in un anno di forte crescita economica, ma anche per governare e dare ulteriore propulsione alle imprese e a tutti i settori della società civile, e in particolare a settori come quello della sanità dove abbiamo affrontato delle difficoltà enormi. Dobbiamo prepararci a gestire, è la nostra speranza, una fase di normalità. Il DEFR si inserisce in questo filone di provvedimenti che affiancano la ripresa del Veneto, tenendo presente che di fronte a noi avremo anche il PNRR che sembra destinato a fornire - lo stiamo vedendo in questi giorni - ulteriori strumenti finanziari indirizzati verso la ripartenza”.

“Si tratta di un documento senza dubbio molto corposo - ha osservato la Vicepresidente Camani, correlatrice in Consiglio - ma come succede spesso in questa Regione, la teoria non coincide con la pratica. Ci sono moltissime belle cose, però abbiamo già in visto in questi anni, e lo vedremo purtroppo anche nei prossimi, che gli impegni politici assunti con questo DEFR non saranno implementati da politiche coerenti perché il bilancio che abbiamo già iniziato a esaminare mostra tagli pesantissimi a tutti i comparti più rilevanti, dalla cultura al sostegno alle imprese, allo sviluppo e all’innovazione del tessuto produttivo, fino al sostegno agli enti territoriali e alla sicurezza del suolo. Quindi, per fare tutte queste belle cose servono soldi: non abbiamo ancora capito, però, dove siano finiti i soldi della Regione del Veneto”.

In apertura dei lavori, la Commissione aveva dato il via libera a maggioranza, senza voti contrari, al parere relativo al Progetto di legge d’iniziativa della Giunta n. 101 di ratifica dell’Intesa interregionale tra le Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte concernente l’attribuzione di funzioni ad AIPO in materia di infrastrutture per la mobilità ciclistica e modifica della L. reg. n. 4/2002 ‘Costituzione dell’organismo interregionale per la gestione del Fiume Po’ e dell’annesso accordo costitutivo, attualmente incardinato presso la Seconda commissione consiliare.

Approvate a maggioranza, senza voti contrari, le tre Proposte di deliberazione amministrativa relative alla nomina dei Presidenti degli ESU di Padova, Venezia e Verona, ovvero la n. 33, che prende atto dell’intesa raggiunta dalla Regione del Veneto con l’Università di Padova sul nominativo del dott. Giuseppe Maschera, la n. 34, riguardante l’intesa con le Università Ca’ Foscari e IUAV di Venezia sul nominativo del dott. Piergiovanni Sorato, e la n. 35, relativa all’intesa raggiunta con l’Università di Verona sul nominativo del dott. Claudio Valente. Relatore per l’Aula delle tre PDA, il Consigliere Marzio Favero (Liga Veneta per Salvini Premier). Via libera unanime, inoltre, alle proposte di candidatura relative alla nomina di tre componenti effettivi e di due supplenti nel collegio sindacale di ORAS, Ospedale riabilitativo di alta specializzazione.

È proseguito, infine, l’esame del Progetto di legge n. 76, prima firmataria, la Vicepresidente Camani, relativo alle disposizioni per la promozione della parità retributiva tra donne e uomini e il sostegno all’occupazione femminili stabile e di qualità, il cui testo originario è stato rielaborato, anche alla luce delle audizioni svolte con i portatori d’interesse, da un gruppo di lavoro formato da Consiglieri di minoranza e di maggioranza.